La risposta, dunque, è arrivata: chi pensava che il Potenza fosse una barca pronta ad andare alla deriva si sbagliava.I rosso-blù invece sono ancora saldamente in mano al suo timoniere Giuseppe Raffaele l'uomo che con poche  mosse, tutte azzeccate, ha ritrovato gioco, schemi, spirito e brillantezza e adesso può permettersi di guardare al futuro con rinnovato ottimismo.Bisogna dare atto al tecnico che non era, dunque, un problema di natura tecnico-tattico quello che affliggeva il Potenza in questo 2020 e a Viterbo almeno a tratti  ha convinto tutti gli osservatori puntando sempre sul suo sistema di gioco di riferimento base anche questo roaster sa essere alla bisogna molto abile nel cameleontizzarsi.Possiamo anche sostenere che la differenza l'abbia fatta (anche) l'approccio agonistico alla partita. E qui, più che in altri fattori, sta la prova del coinvolgimento dei giocatori alla causa dell'allenatore e, di conseguenza del Potenza. Nei primi 30 minuti di gioco, quando maggiormente si risente delle incitazioni impartite dal tecnico, i giocatori rosso-blù sono apparsi lucidi, spietati, determinati, dediti l'uno ad appoggiare la causa dell'altro. E quando corri tanto, in realtà corri meno perché corri meglio.Domani il Potenza...un ritrovato Potenza punta al bis che potrà e non potrà essere clamoroso...questione di punti di vista ma i rosso-blù hanno nel loro Dna l'ardore e la grinta giusta per andare a cercare il colpaccio anche in terra abruzzese.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 febbraio 2020 alle 21:14
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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