Quattro tarantini arrestati in flagranza di reato e altrettanti brindisini denunciati a piede libero. Questo il bilancio dei disordini che si sono vissuti intorno alle ore 21 di domenica (24 marzo) fra via Appia a la rotatoria all’imbocco della strada statale 7 per Taranto (cosiddetto incrocio della morte), dove si è sfiorato lo scontro fra gli ultras del Brindisi e quelli del Taranto. 

Il derby disputato allo stadio Fanuzzi, valevole per la 33esima giornata del campionato di Serie C, si era concluso da circa mezzora. Durante la partita c’era stato uno scambio di cori ostili fra la Curva Sud, occupata dagli ultrà brindisini, e la Curva Nord (settore ospiti). Ma ad eccezione delle schermaglie verbali e del lancio di qualche fumogeno in campo da entrambi i settori, nessun problema particolare. 

I momenti di tensione si sono vissuti alle porte del capoluogo, quando il convoglio dei tarantini, sulla via del rientro, si è incrociato con un gruppo di brindisini. Il rischio di disordini non ha colto si sorpresa le forze dell’ordine. La questura di Brindisi aveva predisposto per l’occasione un imponente dispositivo di sicurezza, con il supporto anche della guardia di finanza, dei carabinieri e della Polizia finanziaria. Grazie all’immediato intervento degli uomini in divisa, le due fazioni sono state separate prima ancora di entrare in contatto, all’altezza della rotatoria della Ss7. Anche il questore di Brindisi, Giampiero Lionetti, il vicequestore Vincenzo Zingaro e il dirigente della Digos, Walter Tamburrano, si sono recati sul posto.

Lungo la statale, la polizia ha fermato e sottoposto a perquisizione una macchina con quattro tifosi tarantini a bordo. Tre di loro erano sottoposti a Daspo. Gli ultrà, appartenenti al gruppo “Zoccolo duro”, viaggiavano con mazze da baseball, bombe carte e sostanza stupefacente. Tutti e quattro sono stati condotti in questura, dove sono stati arrestati e riaccompagnati presso le proprie abitazioni, in regime di domiciliari.

Da quanto appurato dagli investigatori, i quattro non avevano assistito alla partita. L’unico motivo per cui si erano spostati dal capoluogo ionico a quello adriatico era, con ogni probabilità, la ricerca dello scontro con i rivali. Nella giornata di ieri (25 marzo), davanti al gip del tribunale di Brindisi, si è svolta l'udienza di convalida. Uno dei quattro arresti non è stato convalidato, poiché l'indagato non era precedentemente sottoposto a Daspo. Per quuanto riguarda gli altri tre indagati, il gip, contestualmente alla convalida degli arresti, ha sostituito la misura dei domiciliari con quella dell'obbligo di dimora.

Durante il fuggi fuggi, le Volanti e la Digos hanno fermato anche quattro brindisini, fra cui uno minorenne, trovandoli in possesso di mazze, cinghie e petardi. Gli stessi avrebbero rivolto delle offese alla polizia. Nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero. 

Sia i quattro tarantini che i quattro brindisini saranno sottoposti a Daspo. Ma le indagini non finiscono qui. Le immagini riprese dalle telecamere della zona sono al vaglio della Digos. Nelle prossime ore potrebbero essere individuati altri responsabili. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 26 marzo 2024 alle 17:12 / Fonte: brindisireport.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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