Siamo all’inizio del mese di luglio  e, presumibilmente,  fra qualche giorno, verrà alzato il velo che copre, misteriosamente,  l’assetto societario, con  l’ufficializzazione sostanziale e non solo formale,  tranne clamorosi e  improbabili  colpi di scena, del  riconfermato allenatore Oberdan Biagioni, del suo “secondo” Peppe Catalano  e del neo preparatore atletico, prof. Andrea Santarsiero.

A breve si dovrebbe, anche, sapere il luogo  scelto per il ritiro precampionato che potrebbe essere  Calvello,  località a pochi chilometri dal capoluogo.

Anche l’allestimento dell’organico  è imminente. Con la sottoscrizione dei primi contratti,  si saprà se il prossimo campionato dei rossoblù sarà  competitivo, ambizioso  e con una prospettiva   positiva, oppure nuovamente carico di tribolazione e trepidazione.

Si verificherà se i  programmi saranno interessanti e vincenti, oppure ridimensionati e minimalisti.

Lo sguardo  degli appassionati, il cui numero, realisticamente, si è sempre più assottigliato, per i risultati,  non esaltanti, nel tempo,  sarà rivolto  ad un ipotetico “domani”, che si spera ricco di aspettative e di buoni propositi.

Può essere che nei primi giorni del mese del solleone la proprietà, nonché neo dirigenza,   sbalordisca la “piazza” con la conferma ovvero  gli ingaggi di top player , che potrebbero consentire di fare l’auspicato  salto di qualità.

Tempo a disposizione per una pianificazione ottimale ne hanno avuto,   i maggiori detentori di quote societarie.

Se il risultato dovesse essere  in linea con le aspettative riposte, e non essere superficiale,  scadente e approssimativo,  vorrà dire che si è imboccata la strada giusta per la rinascita, con un progetto soddisfacente.

Se è vero che i maggiori azionisti (virtuali !) di una società calcistica sono i tifosi è legittimo che questi vengano aggiornati, puntualmente,  sui movimenti di mercato e sulle operazioni andate a buon fine.

Solo così  si può instaurare quella nuova empatia con la comunità potentina, nella speranza di fidelizzarla  alle gesta  del  “leone” e all’attenzione per i colori rossoblù.

Il pericolo è che ci siano ulteriori defaillance, col distacco dalle vicende calcistiche, di altra consistente fetta di aficionados.

Col massimo rispetto delle decisioni dirigenziali, penso che il procrastinare l’annuncio delle cariche sociali non appare ragionevole e coerente, in una logica dinamica operativa.

Sarebbe stato fondamentale, già da subito, affidare   l’incarico ad alcuni dirigenti, per  dare legittime certezze e un importante segnale  ai tanti osservatori, anche di fuori regione.

Il Potenza Calcio, per gli appassionati del capoluogo di regione, rappresenta un punto di riferimento importante e irrinunciabile, per un’apprezzabile qualità della vita. Non molti, penso, ne sono coscienti.

Nel pianificare, si tenga conto, anche di questo!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 luglio 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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