Ci sono degli uomini che pur vivendo per un periodo molto lungo in una località diversa da quella abituale, non lasciano comunque alcuna traccia del loro “passaggio”. Di  rimando ce ne sono altri che riescono, immediatamente , ad instaurare un benevolo feeling con l’ambiente e la comunità, che li ospita.

Ecco quest’ultima condizione  è  quella più confacente alla significativa presenza a Potenza di Carlos França, brasiliano non più giovanissimo ma, con un curriculum  di tutto rispetto.  Nasce 38 anni fa  a  Jaguariúna, piccolo centro a due ore d’auto da San Paolo. La prima tappa italiana è Firenze, dove ottenne  il riconoscimento della cittadinanza italiana., avendo i nonni italiani. Poi, a febbraio del 2005, andò in Spagna. Improvvisamente fece capolino sulla sua strada una malattia particolarmente grave.  Cominciò ad avere   dei dolori alla schiena, man mano sempre più lancinanti.  Fu  costretto a fermarmi. La prima diagnosi fu  una semplice frattura da stress. Poi, in Brasile, attraverso una scintigrafia ossea il terribile responso: osteoma all’undicesima vertebra toracica; ne è venuto fuori dopo un lungo ciclo di chemioterapia.  È in quel periodo che si è avvicinato alla religione, decidendo di entrare a far parte del movimento degli “Atleti di Cristo”?

Dice sempre  Carlos: “decisiva   è stata l’influenza di mia moglie che non smetteva mai di parlarmi del Signore; “mi sono affidato a lui  ed è stato importante per la mia vita”.

Riprende a giocare, utilizzato da terzino sinistro, ma Costanzo Celestini, giocatore ex Napoli di Maradona,  ha avuto la geniale intuizione di spostarlo in attacco.  Felice intuito, aveva ragione. Prima di arrivare a Potenza, Carlos ha  girovagato per squadre del nord Italia, acquisendo la nomea di “bomber spaccaporte”.  Nella partita, interna,  contro il Cerignola ha realizzato un gol da cineteca, diffuso anche da reti televisive nazionali. Ma quasi tutte le sue marcature non sono banali: delizia la platea  del Viviani, e non solo,  con deliziosi colpi di  sinistro e di “cabeza” sicuro, perentorio e correttamente indirizzato. Il suo secondo gol, di domenica scorsa con la Turris, valeva da solo il prezzo del biglietto!

Sembra  salire,  fino ad accarezzare le stelle, con una elevazione da ragazzino, tanto che alcuni hanno pensato che avesse calzato  non delle scarpette bullonate, ma quelle dotate di molle attive! Probabilmente  la “saudade” del Brasile,  della sua città, della famiglia, è attenuata dalla vicinanza dei figli e della moglie Camila che ha recentemente affermato: “Siamo a Potenza io e Carlos… per dare e per servire”. La speranza è che Carlos França resti per lungo tempo nel capoluogo lucano per l’apporto che riesce a dare sia a livello tecnico che umano. E’ una  persona “perbene” ed intelligente  che parla, peraltro, l’italiano in maniera  fluida e corretta.

E poi… esempio di professionalità e di spessore umano !Ora si capisce perché è così benvoluto!

Un esempio per i giovani !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 25 gennaio 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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