“Toglietevi le maglie non siete degni di indossarle e non dovete mai più metterle”. Questo hanno urlato ai calciatori i tifosi del Crotone che erano presenti allo stadio di Picerno dopo la sconfitta che ha causato l’eliminazione dai play off del Crotone. Una delusione troppo grande per i tifosi che già l’anno scorso avevano dovuto ingoiare il boccone amaro di una eliminazione per evidenti limiti tecnici dell’allenatore  Zauli poi riconfermato a luglio dalla società per  stagione appena conclusa in modo fallimentare.

Quello è stato il primo errore di questo assurdo campionato nel quale il Crotone aveva – a detta di tutti – l’organico più forte ma che è stato utilizzato male. Errori su errori. Anche da parte della società che non ha saputo gestire la patata bollente dell’allenatore: basta pensare all’esonero di Zauli ad ottobre deciso dal presidente e revocato qualche giorno dopo dai giocatori insieme al direttore generale. Ed ancora a febbraio l’esonero con la chiamata di Baldini che è stato fatto fuori ancora una volta dai calciatori perché non lo seguivano.

Una squadra lontana dalla gente. Tenuta a distanza dai tifosi. Estranea. La stagione è stata caratterizzata da una contestazione che non si era mai vista prima nella gestione Vrenna. Fino all’epilogo di martedì 7 maggio quando, dopo l’ennesima pessima prestazione, i tifosi hanno chiesto ai calciatori di togliersi la maglia per evidenti demeriti. La cosa più assurda che tutti i calciatori hanno acconsentito senza mostrare neppure un briciolo di orgoglio personale. Non poteva che finire così. Ora sì resettiamo tutto, ma proprio tutto e cerchiamo di ripartire con quello spirito che ha contraddistinto l’Fc Crotone fino al 2020.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 08 maggio 2024 alle 11:16 / Fonte: ilcrotonese.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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