Il mito di Ercole, nella sua prima fatica, vede l'eroe affrontare e uccidere il Leone di Nemea, con la cui pelle si confeziona un elegante e caldo mantello. Tra l'altro si può notare nel logo dell'Hercolaneum il disegno che ritrae il semidio proprio con il manto del felino ucciso. Questa volta, però, Ercole deve fare a meno della pelle del leone, anzi, nei minuti di recupero della gara è stato proprio il leone ad andare vicino a strappare la cotenna all’eroe greco/campano.

Alla fine si può parlare di un pareggio giusto tra Hercolaneum e Potenza, con i padroni di casa più pericolosi nel primo tempo ma che nella ripresa rischiano tantissimo, chiudendo persino la gara in 10 uomini per l’espulsione di Sorrentino.

Ma veniamo alla fredda cronaca (come direbbe Frengo, l'inviato da Foggia della Gialappa's). Il Potenza parte subito forte e al 7° va in gol con Todino. L'azione parte da Esposito; il regista rossoblu apre per Pagano che mette in mezzo per Todino, il cui tiro trova la deviazione di Baratto, che spiazza un incolpevole Mennella. Miglior avvio nessuno se lo sarebbe aspettato ma, come spesso avviene, la reazione dei padroni di casa non si fa attendere. Al 14° Pettinelli sbaglia il disimpegno appoggiando di testa il pallone al centro dell’area, Pianese calcia al volo ma il pallone colpisce il palo.

L’Hercolaneum sfrutta molto le corsie laterali mettendo in seria difficoltà gli esterni rossoblu e al 29° raggiunge il pareggio con Adamo. Ennesima incursione di Sorrentino sulla fascia che va via a  Guardiglio e mette in mezzo per El Ouazni il cui tiro viene deviato da Sutalo sui piedi di Adamo che, a porta vuota, mette dentro il gol del pareggio.

Nei minuti finali ancora pericoloso l’Hercolaneum prima con El Ouazni, il cui colpo di testa finisce tra le braccia di Sutalo e poi con Pianese che non approfitta di un errore di Guarino.

Anche il Potenza ha la sua grande occasione allo scadere di tempo con  Forgione, che però liscia miseramente un pallone d’oro servitogli da un Esposito in grande spolvero.

Nella ripresa i lucani entrano in campo con un piglio diverso. Già al primo minuto Todino ha una grande opportunità ma il suo tiro è alto.

Al 7° è lo stesso Todino a sfiorare la rete; questa volta, con un colpo di testa, manda sul palo il solito cross di Esposito.

Il Potenza è più aggressivo e soffre di meno le offensive dell’Hercolaneum che sembra stanco e meno grintoso. Al 12° viene espulso Pirozzi per proteste e al 14° entra in campo Apicella al posto di Pagano. E’ l’unico cambio per il Potenza, anche perché la panchina non offre moltissimo.

Al 39° l’episodio che potrebbe cambiare la gara. Sorrentino si esibisce in un tuffo carpiato con doppio avvitamento con coefficiente di difficoltà 3.9 ma invece di vedere alzarsi la paletta col punteggio, si vede mostrare il secondo giallo e deve lasciare il campo.

Arrembante il finale dei rossoblu che vanno ancora vicino al gol al 45° con Esposito il cui tiro viene deviato in angolo da Mennella (candidato quest’oggi alla canonizzazione) e al 47° con Lucchese, che si vede ribattere la conclusione.

Il triplice fischio dell’arbitro mette fine alle ostilità tra due squadre che hanno giocato a viso aperto, sentenziando un pareggio giusto anche se in fin dei conti, forse, sono i lucani a recriminare di più per non aver sfruttato le tante occasioni avute nella seconda frazione di gioco.

Dopo una settimana tribolata, con le voci più disparate e fantasiose sulle cordate interessate all’acquisto Potenza e con le solite polemiche destabilizzanti di chi rema contro, dà un certo sollievo vedere un piccolo gruppo di ragazzi che va avanti per la propria strada, che giocano al calcio (bene, tra l’altro) senza far pesare le assenze, la rosa striminzita, la logistica carente, la mancanza dello stadio di casa.

Oggi Ercole non ha ucciso il leone. Il leone è ancora vivo.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 ottobre 2016 alle 21:49 / Fonte: Pasquale Caputi per Terradibasilicata.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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