Nazzareno Tarantino è stato protagonista in questo campionato sulla panchina delle vespe. Non solo come allenatore in seconda di Guido Pagliuca ma spesso è toccato proprio a lui sedersi in panchina causa qualche cartellino rosso di troppo rimediato dall’ allenatore toscano.
Il ritorno di Tarantino alla Juve Stabia è stato salutato con gioa da parte del pubblico gialloblù perché negli occhi dei tifosi ci sono ancora le sue grandi giornate da calciatore. Un furetto che spesso ha saputo deliziare i palati fini del Romeo Menti con delle giocate spaziali.

Uomo di eleganza, fantasia, imprevedibilità. Insomma una grande firma del suo percorso in gialloble’. La risalita in C1, la Coppa Italia, la il trionfo nella sua Benevento dove fu protagonista fino alla finale di Roma dove ha saputo far piangere di gioia tanti tifosi. Anche in Serie B ha saputo offrire giocate importanti e la sua magia contro il Modena è una immagine scolpita nella mente dei tifosi come uno dei goal più belli visti in quel campionato importante.

Tarantino conferma di avere un DNA vincente come Piero Braglia suo allenatore ai tempi di Franco Manniello ed ha saputo scrivere la storia come il suo compagno di spogliatoio Adriano Mezavilla altro pezzo pregiato della storia gialloblù.
Tarantino è un vincente, sia da calciatore che da allenatore. Un inizio di percorso importante in questa sua seconda vita calcistica per un personaggio che non ha assolutamente bisogno di presentazioni. Tarantino come Quentin per un film molto Pulp.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 19 aprile 2024 alle 16:49 / Fonte: magazinepragma.com
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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